sabato 5 novembre 2011

numero zero. tempo di lettura previsto 1'20".

“Devi scrivere”
“Perché?”
“Perchè sei brava”
“…”
“Eh”
“E ma non ho niente da dire”
“Vabbè ma non c’entra”
“E che dovrei scrivere, poi?”
“Non lo so, tipo un blog. Scrivi sempre un sacco di cose divertenti, nel blog, diciamo, le approfondisci” 
“Uhm”
Ap-pro-fon-di-re: in effetti l’idea di dilatare nell’etere i miei nonsense, piuttosto che disturbarmi, mi esalta; il che, unito all’imbarazzante quantità di tempo libero di cui dispongo, mi fa sembrare quest’idea del blog via via sempre più gustosa, ai limiti del praticabile.
Continuo a ripetermi che non ho davvero nulla di interessante da dire, ma che in fondo, quello che ho da dire, non è molto meno interessante di quello che quotidianamente leggo più o meno ovunque.
E quindi si parte.
Politica? No.
Cucina? No
Gossip? No.
Sesso? No.
E dunque solo pensieri volanti appuntati alla meno peggio, osservazioni gratuite,  disamine forse inutili e probabilmente sgrammaticate.
Ma  spesso Violetta, la  gatta di velluto che mi concede metà del divano, meno spesso Cozzolino –e vabbè, è criceto: c’adda fà? Un giro sulla ruota,  un nido con l’ovatta, alla fine chest’è-.
E poi le mie amiche, pilastri della mia sopravvivenza, qualche amore, la musica che passivamente assorbo,  i libri che divoro -e quelli che faticosamente mi trascino- le ricette che sperimento, le persone che incontro, le storie in cui mi imbatto.
Perché dovrebbe interessarvi tutto questo? Ovviamente non lo so.
Io leggerei mai una roba simile? Probabilmente no.
Però se siete arrivati fin qui vuol dire che forse poco poco la cosa vi diverte.
O che avete assai tempo libero (ma io non mi formalizzo, raccatto lettori di tutte le tipologie, eh).
E quindi da oggi principio il mio viaggio nel mondo della scrittura inutile, squisitamente autoreferenziale, vergognosamente narcisista.
Ma tant’è.
Come l’ho chiamato questo blog ? Verba volant, perché è la fine degna che indegne parole meritano, ma sarà l’unica espressione ricercata che leggerete nelle pagine a venire.
Buona fortuna.