sabato 31 dicembre 2011

anno nuovo cita nuova. tempo di lettura previsto 2'03"

un taglio di capelli di cui ancora mi pento;  la ricetta –fenomenale- del semifreddo alla mandorla;  un viaggio bruttissimo che mi metto vergogna a ricordarlo; regali sbagliati; una casa nuova in cui risistemare le mie cose; sopportare sopportare sopportare; le ore infinite a parlare con le mie amiche; un sacco di orecchini veramente belli: quelli della mia vita; la prima volta che mi sono sentita vecchia davvero; i negroni, dio quanti negroni; le noccioline, dio quante noccioline; un vestito che volevo da un sacco di tempo; il dolore della mortificazione; le notti passate a ridere e a ballare; la paura che non ce la farai; un libro che è sparito; i lecci a stella; prendere un bus la notte perché non puoi permetterti un taxi; la perdita di molti privilegi; la vergogna; un grafitaro con due F travestito da architetto; l'asteroide B612; gli spaghetti alici e pecorino; le passeggiate dolcissime alla ricerca di nonni perduti;  le amiche che ti vengono a prendere sotto casa sempre  e non si storzellano mai; la prima volta su un set cinematografico; scoprire che i dinosauri sono esistiti davvero; le lacrime che non pensavo di avere; non sapere che cosa farai da grande; gli insulti gratuiti, violenti, ma anche le carezze che non ti aspetti; un piccolo amico che si chiama cozzolino; una rosa per il mio compleanno; molta dolcezza; l’ennesimo proposito di fare palestra tutto l’anno e invece solo tre mesi; una volpe senza coda- ma sempre molto volpe; ancora una festa dell’immacolata a casa della nonna; i poeti della domenica; vedere un gruppo incidere un disco; lupi travestiti da agnelli; chiamare i carabinieri alle 2 di notte; la fiducia di persone che credono in te; finalmente dei dread; vendere libri; vendere cornetti e cappuccini; litigare furiosamente al check mentre stai partendo per venezia; un viaggio in treno da dimenticare; le persone che dovrebbero veramente spararsi e invece; ritrovare i miei cugini; molti, troppi minestroni surgelati; violetta e alfredo che si amano dal vetro; la luna a marechiaro; attraversare milano di notte, in vespa; i concerti con la mia amica biondissima; un sacco di incontri sbagliati; un amore struggente; la voglia di cambiare tutto; la paura di cambiare tutto; le mie amiche sul terrazzo, il giorno del mio compleanno; gli esseri inutili a cui ho dato credito; la cattiveria; le aule di tribunale; una rete che non avrò mai il coraggio di indossare; gli appuntamenti pomeridiani dal mite pasqualo; i sarti; un cane in prestito; questo stupido blog; il ricordo di papà sempre più forte; sessioni interminabili di manicure; le persone di cui francamente non mi frega nulla; la signora russo che perde il telefono nel taxi; un disco bellissimo; le lenzuola colorate; il batticuore; capire che c’è gente che farà parte della tua vita per sempre; lo psicologo; una giornata al mare spassosissima; un cappello imbarazzante; la pesca a traino; ricevere un regalo che è esattamente quello che ti volevi comprare domani; le parole che non si pesano e che fanno malissimo; avere finalmente delle certezze astrologiche; la vasca con le tartarughe dove non dovrebbe mai esserci una vasca con le tartarughe; le talee di potos ad libitum; scoprire la coca zero; un tassista eroe, soffrire per le amiche; gli ottimi piatti di pasta e ceci -troppi però; le mutande regalate; le mutande indossate; le mutande non indossate; una luna elettrica; le cose di cui ti penti; la speranza che forse le cose si aggiustano. ma forse.
ciao 2011.