venerdì 3 febbraio 2012

si viene e si va. tempo di lettura previsto 1'12"


e insomma, pare ch’io parta.
e ho anche una paura discreta al riguardo.
forse ‘terrorizzata’ rende meglio l’idea: una città nuova, un lavoro nuovo –cioè un lavoro-, amicizie nuove, sapori nuovi.
e la speranza che la mia esistenza stia prendendo la piega giusta, finalmente. oddio, mi basterebbe anche una piega duratura, vista la frequenza con la quale la mia vita negli ultimi anni ha fatto i capitomboli. tante case, tutte molto amate, un matrimonio felice, una separazione dolorosa, ancora case, un lavoro strappato via, la dignità strappata via, i sogni e le speranze strappati via.
‘è il trasloco più intelligente che tu abbia fatto finora’  dice la mia saggia cugina.
e forse è vero. è un’occasione per crescere, crescere ancora, provarsi in una realtà diversa, reinventarsi. e finalmente provare a guardarsi un po’ dentro, capirsi, conoscersi, magari amarsi anche.
e poi voglio dire, torino è una città fantastica, fredda vabbè, ma poi l’inverno passa, elegante, a misura d’uomo, c’è il fiume (io adoro le città coi fiumi), e ci sono i gianduiotti più buoni della storia e poi è a un passo dalla francia, anche se a me la francia non mi piace. insomma, non sembra così male.
 però. però non ci sono le mie amiche, colonne portanti della mia pigra esistenza. non  ci sono i miei affetti,  non ci sono le mie abitudini, non ci sono le mie pietre, non è la mia città, insomma.
e io non riesco a considerare questa partenza come una vittoria, seppur sia un’occasione ottima, ma come una sconfitta.
non personale, ma una sconfitta delle emozioni, diciamo. non c’è posto per me qui, non c’è uno spazio vitale, una possibilità di felicità, non c’è un amore, non c’è speranza, non c’è lavoro, non c’è futuro. e quindi vado via. mi cacciano, è più corretto, e forse è un bene, chè io da sola, il coraggio di fare i bagagli, forse non l’avrei trovato mai.
ho sempre temuto che questo momento prima o poi sarebbe arrivato, napoli  è come un fidanzato incostante: minacci di mollarlo di continuo, lo detesti con tutte le tue forze, gli gridi contro per quanta rabbia ti fa. poi sfodera un sorriso marpione e ti disarma perché non puoi fare a meno di volergli bene.
e  diciamo che io coi fidanzati che ti fanno vomitare anche le budella c’ho una discreta pratica, quindi forse questa città, accogliente ed ostile a un tempo, la potevo anche sopportare un altro poco.
ma invece. invece si parte. e si parte in febbraio, e forse non è, un caso, che nella mia vita è il mese dei  grossi cambiamenti. è il mese in cui nascono amori e amori finiscono, è il mese dei dolori, è il mese delle trasformazioni. è il mese in cui principio sempre qualcosa di importante. è anche il mese di san valentino, ma diciamo che preferisco fare finta che.
quindi io vado.
ho aspettato invano di avere una ragione per restare. e niente. ma a violetta me la porto, però.

30 commenti:

  1. io a torino non c'ero mai stata! pensa, sarà la prima volta! e poi la seconda. e la terza, la quarta, la quinta... fino alla ottardesima, più o meno.
    <3

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  2. Chapeau! è un inizio in una nuova realtà (e me ne intendo) e hai avuto le cosidette palle. Altro che sconfitta, hai già vinto nel momento esatto in cui hai deciso di cambiare. In bocca al lupo bestiolina ;)

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  3. A volte, forse, partire è un po' guarire, rimettendo a posto qualche pezzo e trovandone altri che mancavano. Buona fortuna.

    PC

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    1. Cara S,
      spero che in questa nuova città trovi la dimensione che ti appartiene, vedrai che questa nuova vita sarà ricca di soddisfazioni, quelle che questa città (purtroppo) non sà dare e non può dare a nessuno.

      ciao

      C

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    2. ma è difficile da lasciare...con tutto il corredo di amori che si porta appresso

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    3. guarire lo preferisco a morire.
      proverò a farmene una ragione

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  4. perchè mi viene da piangere? Per te è un miglioramento sicuro, per me è un deja vu, piano piano li sto vedendo andare tutti. E a Napoli chi resta? Vecchi e camorristi.

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    1. ma anche persone splendide che sopravvivono e tengono alto il nome di queta città.

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  5. Io a Torino c'ho fatto solo un colloquio con quegli stromboli della bancassicurazione (se ti do l'indirizzo mi ci metti una bomba? ^__^)... E insomma...

    Portati le ciaspole! E in bocca al lupo! ;)

    Acronimous

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  6. siamo state cacciate - questo ci rende forti...
    a testa alta, schiena dritta e nodo in gola d'ordinanza. Le gambe faranno giacomo giacomo e ci saranno momenti duri ma ti aggrapperai a qualcosa e rinascerai e scoprirai che non eravamo noi quelle sbagliate Cara Sarah, per una volta, non scherzo e ti abbraccio forte perche' gli abbracci servono.
    Poco altro serve.
    Il tuo cuore e il tuo stomaco e un sorriso, sempre. Anche quando nasconde il pianto
    E dall' nfaccia

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    1. cuore stomaco sorriso
      cuore stomaco sorriso
      cuore stomaco sorriso
      cuore stomaco sorriso
      cuore stomaco sorriso
      cuore stomaco sorriso
      cuore stomaco sorriso
      OK, CE LA POSSO FARE

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    2. ..tanto ce la fai..

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  7. Torino è il cesso ma anche Napoli è un discreto gabinetto. Mettila così, non hai scelta. Quindi vai. Tanto da qualche parte bisogna pur morire, o vivere, che poi qual è la differenza? Starai tra i libri, fatti riscaldare da loro. Non avere fretta di ambientarti, accogli l'ansia, fatti un pianto ogni tanto, non c'è niente di male. Non vestirti di durezza, piuttosto piegati piano sotto il vento, chi si piega un po' non si spezza. Sentirai un dolore costante ma poi una mattina ti sembrerà passato. Ci vuole pazienza. E un po' di misura. Ecco, datti una misura. Trattati meglio. Non ti buttare nel cesso, come spesso fai. Non ti buttare ovunque. Fai la preziosa, e lo sarai.

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  8. :°(
    NOOOO, troppo lontano: avevamo gli eventi, le pizze, le passeggiate...
    E mo come si fa???
    Santa.

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    1. si fa che preghiamo tutti che io ritorni vittoriosa.
      così tante pizze, tante passeggiate, tanti eventi....

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  9. che dire? Ci mancherai. Allego indirizzo per spedire i gianduiotti.
    Bartolo

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    1. l'indirizzo ce l'ho, rintracciarti non è un problema

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  10. chi parte sa da cosa fugge ma non sa cosa cerca (Lello Sodano, Ricomincio da tre)

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  11. cara saracca, anche se non abbiamo consumato (consentimi il termine) mi mancherai...ma sono felice per te esono d'accordo partire da napoli è un po' guarire!!!!! in bocca al lupo

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