venerdì 29 giugno 2012

svegliarsi un anno fa. tempo di lettura previsto 1'43"

le carte, i fax, le voci di corridoio, gli avvocati, il telefono che squilla all'impazzata, il telefono che squilla a vuoto, le lacrime, la paura, l'incredulità, i momenti di cauto ottimismo -pochi-.
gli sciacalli, i finti amici, i salvatori dell'ultim'ora, i politici di quart'ordine. i padroni del mondo che ti promettono la salvezza, i predatori, quelli che fino a ieri ti stringevano la mano e adesso fanno finta di non conoscerti, le mani che sudano, i sorrisi imbarazzati, le pacche sulle spalle, le mail che non arrivano, le risposte che non arrivano, la società civile che si indigna per qualche minuto, la stampa amica che promette di mobilitarsi.
i sospetti che si insinuano, guardarsi negli occhi e scoppiare a piangere, guardarsi negli occhi e scoprire che non siamo tutti uguali, guardarsi negli occhi e capire che è veramente finita. andare in ufficio in macchina, per l'ultima volta e caricarla di quello che puoi, di sette anni di lavoro, sette anni di vita: carte, libri, faldoni, quel ventilatore che l'aria condizionata non ha mai funzionato, quella stufa che il riscaldamento non ha mai funzionato. e ancora penne senza tappo, milioni di penne senza tappo, dvd, faldoni, kit di pronto soccorso, raccoglitori, polvere, cd., e un sacco di ricordi, un sacco di emozioni.

vecchi impiegati, rifiuti della società che ti salutano grassi, felici della tua sconfitta, risarciti dalla tua disperazione. l'essere umano riesce ad essere veramente orribile quando vuole. accanto ad essi, giovani (?) prostitute di regime, che hanno premura che liberi la scrivania, la loro nuova scrivania: dureranno pochi mesi, il tempo che si capisca quanto valgano in realtà o che la loro carica erotica si esaurisca.
e la cattiveria, dio quanta cattiveria, la cattiveria dei 'buoni', la più pericolosa: regalata, sbattuta in faccia con tracotanza, perfino con orgoglio, anche quando sei un corpo molle e agonizzante. come se insultare, mortificare, ferire, rendesse più forte chi lo fa, ma calpestare non restituisce giovinezza o freschezza o salute. i cuori marci, i cuori sporchi, quelli restano così per sempre.

le forze che sono allo stremo, la stanchezza di un anno di battaglie e di tribunali e di corse e di false speranze e di false promesse, strette di mano preelettorali nelle stanze dei bottoni, sentirsela di botto, tutta sulle spalle. e valutarne il peso e chiedersi cosa farai domani, e rendersi conto che domani sarà dura, molto dura, perchè non sai far altro che quello, perchè per anni non hai fatto altro che servire una causa che ritenevi giusta- nonostante tutto, ti sei affannato a riscattare un privilegio, ripulirti di una macchia, rivestire di dignità l'indecoroso, difendere l'indifendibile.
ma a nulla sono serviti abnegazione, diligenza, senso del lavoro, onestà, rispetto dell'altro. tutto è finito in uno scatolone, insieme ai ricordi e ai fogli e alla spillatrice. tutto è stato dimenticato, il lavoro svolto, gli sforzi profusi. ti consola solo pensare che non incontrerai più le facce tremende di colleghe imbarazzanti, il vuoto pneumatico dentro i loro occhi, ma ti dispiace per giovanni, il macchinista della funicolare che ti raccontava ossessivamente dei suoi viaggi in brasile e per salvatore, il ragazzo del bar: lui ci è sopravvissuto.

è passato un anno da allora. e un sacco di lacrime e un sacco di paura e un dolore così forte che ti fa piegare in due. la mia vita è più o meno ricominciata, ovviamente lontano da lì. ovviamente da zero. ma nonostante tutto non riesco a dimenticare il torto subito, il furto subito: il furto della speranza, il furto della dignità, il furto del sogno.

39 commenti:

  1. le nostre vite hanno subito tutte dei furti dei quali nessuno rispondera' mai.
    Cio' che conta pero', piu' di tutto, e senza retorica e' che il furto e' stato circoscritto perche' tale era la violenza dello "scasso" che potevamo perdere noi stessi.
    E invece tu ci sei. Alive and kicking ;)

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  2. ma non eravate quelle per cui bastava "aprire le cosce" per ottenere?
    magari lo avete fatto solo per gli uomini sbagliati........

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    1. o magari non eravamo brave neanche per quello, non tutte almeno.
      non ci sono più le professioniste di una volta.
      apprezzo la tua scelta di rimanere anonimo/a

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  3. ho soltanto citato/a teorie da voi più volte evocate.....la rete, ha memoria: ricordatelo.
    e vestire i panni delle martiri, francamente, ed alla luce dei fatti, vi rende patetiche e fustate.
    ma del resto, non siete due personcine capaci da far tesoro dai propri errori....
    meglio piangere e circondarvi di accoliti/e adoranti e "liquide", ignorando e denigrendo tutto il resto del mondo....(magari sputandoci anche sopra alla prima occasione).....

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  4. uh uh, che paura.
    fustate sarebbe 'frustrate'? vedo che con l'italiano continuiamo ad avere problemi, eh?
    e non solo con quello.
    ma comunque mi piacerebbe sputare su una faccia che non si nasconda dietro un avatar anonimo.
    buon fine settimana

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  5. patetica/e.....
    quanto allo sputare, la Sua scelta/desiderio, altro non è che l'unica cosa che le rimane.
    l'italiano? magari non sarà corretto, ma la chi le scrive, non ha avuto le sue opportunità (per'altro sprecate)....
    Si rassegni Galmuzzi: ho trova chi la "mantiene", o nient'altro sarà che una delle tante pretestuose "femmine" alla ricerca del "buon partito".
    quanto alla Sua amica "americana", meglio stendere un pietoso velo sul suo opportunismo -per altro simile al suo- che vi rende simili....
    Ed ora, vada alla "cassa".....e mi raccomando, si ricordi di chiedere la tessera prima di aprire il conto :-D

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  6. ho idea che esista un servizio sanitario nazionale che mette a disposizione cure psichiatriche gratuite.
    io ne approfitterei, comincia a far caldo.

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  7. Dimenticavo: sul suo desiderio di "sputare in faccia", faccia i conti con il suo spessore morale. Laddove lo stesso, le consiglierebbe di farlo nei confronti di se stessa, guardandosi allo specchio.
    ma dubito che Lei ne abbia la lungimiranza intellettiva per cotanto gesto....meglio vestire i panni stracciati della martire.
    Provi a vergognarsi: almeno per 30 sec. al giorno. la cosa, la renderebbe meno infantile :-D

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  8. anche se fosse per chi apre le cosce c'è sempre chi chiede e pretende che siano aperte... ma guarda caso chi perde è sempre chi subisce il ricatto. Chi lo fa viene confermato nei suoi ruoli istituzionali. Complimenti al mio collega anonimo per il suo femminismo, per la sua eleganza e per la sua evidente e frustrata complicità con i ricattatori....

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  9. cure psichiatriche?
    M'indichi, di grazia, laddove Lei ha scelto di avvalersi del servizio.
    Anche perchè, da quello che leggo, chi attualmente cura la sua labile psiche, non è affatto affidabile :-D

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  10. mio/a caro/a Anonimo:
    non sono mica io che ho diffuso tale teoria....
    se non erro, la titolare di questo blog, non troppo tempo fa, scrisse che se "avrebbe aperto le cosce, a quest'ora sarebbe una dirigente del Comune di Napoli"....
    ergo, come vede, la mia iniziale affermazione, ha fondamento....:-D

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  11. lo confermo.
    e il fatto che io non lo sia, dovrebbe suggerirti qualcosa.
    senti a me: vai a mare, fatti un bel bagnetto, e levati dai coglioni una volta per tutte.

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  12. Da quello che lei scrive, la inviterei anch'io a frequentare uno psichiatra... È evidente che se "avesse aperto le cosce ora sarebbe una dirigente del comune", questo lo sanno anche tutti, ma leggendo il blog della signorina non mi sembra che la signorina abbia fatto questa scelta. Le consiglio di farsi un giro sotto Palazzo San Giacomo nelle ore serali, noterà parecchie luci accese, se attende mi sa che vedrà uscire talune signorine, anche da stanze di persone che lei potrebbe conoscere e ritenere amici. Lei che sta facendo per impedire che la sua città va avanti con questi metodi?

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  13. Si capisce poco della tua personale vicenda (immagino per ovvi motivi di privacy!)... ma quel "strette di mano pre elettorali" e quel "carica erotica" la dicono lunga sul mondo del lavoro italiano, specie se in qualche modo legato alla cosa pubblica (ma non solo). E tu sei naturalmente avvilita perchè non t'hanno dato quello che hanno promesso ma credimi è triste pure chi non impara da questo racconto niente di nuovo, chi da esso ha semplicemente la conferma che tutto è solo e soltanto un "do ut des". E non ci si stupisce nemmeno di questo, è normale, va così.
    Sabrina

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  14. nessuna privacy sabrina, chi mi legge abitualmente conosce molto bene la mia storia professionale e l'evoluzione catastrofica che essa ha avuto.
    una metafora del fallimento della nostra città, ahimè.
    quanto alle promesse fatte, mi indispone perfino precisarlo, ma dopo aver servito la pubblica amministrazione per sette anni, ritengo che fosse un diritto e non un 'piacere'. ho/abbiamo avuto modo di riscattare ampiamente il privilegio ottenuto, lavorando sodo, per anni. e fa male che nulla di tutto questo ci sia stato riconosciuto.
    grazie per il tuo commento, comunque.

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  15. ciao Sarah ma chi e' quel dabben giovane anonimo che si esprime con versi poetici e italiano aulico? non so nemmeno se si riferisca a me quando parla dell'amica "americana" visto che non ho il piacere di conoscere persone di tale spessore intellettuale e soprattutto da cio' che dice di quella tua amica e' chiaro che non la conosce per niente.
    Pero' i troll possono essere divertenti. ;)

    Bacetti

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  16. magari è il caso che ripensi a ciò che lei ha rubato.

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  17. lei chi? Sarah? Niente, dal mio punto di vista lucido e bilanciato

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    1. angie purtroppo sì: ho derubato la mia vita di mesi preziosi.
      ma per fortuna dagli errori si impara.

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    2. non tutti - alcuni continuano a ripeterli fino a diventarne schiavi patologici

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  18. Anonimo, sei impotente.Cosi' è deciso.
    Il mio nome è Marzia Roefaro e non so come Kaiser ci si registri.
    Sono alta 1.67 e peso.
    Se c'è bisogno del mio codice fiscale, a disposizione.
    Impotentia ragionandi, si chiama la tua patologia.Curati, suvvia.

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  19. pesi poco, ormai.
    splendida bionda <3

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    1. azz io vengo insultata con te e tu fai i complimenti alla Roef?????? e pensare che qualcuno crede che siamo amiche

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    2. la nostra vita è un equivoco.

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  20. Ed io fra di voi.Mo' me ne vaco.Ingrate.
    (L'Anonimo si è disanonimizzato, frattanto?)

    P.S.Son sempre Marzia, solo che sto vestita con un prendisole brutto e non mi voglio far vedere.

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  21. l'anonimo continua gli insulti sul suo muro del pianto... ;) il suo motto e' arrendersi mai... arrendersi mai all'essere un uomo nel vero senso della parola
    resta sempre e solo una cosarella

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  22. Vabbé, ma che si vuole pretendere da uno che non ha manco il coraggio di firmarsi? un minimo di correttezza? un livello minimo da scuola dell'obbligo? naaa... fottiamocene va
    Anonimo Tunisino

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  23. Nadim sentir parlare di correttezza da te mi turba !!!

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  24. L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
    dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
    e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
    sotto l'angolo retto di una stella.
    Niente a che vedere col circo,
    nè acrobati nè mangiatori di fuoco,
    piuttosto un santo a piedi nudi,
    quando vedi che non si taglia, già lo sai.
    Ti potresti innamorare di lui,
    forse sei già innamorata di lui,
    cosa importa se ha vent'anni
    e nelle pieghe della mano,
    una linea che gira e lui risponde serio
    "è mia"; sottindente la vita.
    E la fine del discorso la conosci già,
    era acqua corrente un pò di tempo fà che ora si è fermata qua.
    Non conosce paura l'uomo che salta
    e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
    perchè ferirsi non è impossibile,
    morire meno che mai e poi mai.

    Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime
    e un letto e un tetto di capanna utile e dolce
    come ombrello teso tra la terra e il cielo.
    Lui ti offre la sua ultima carta,
    il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
    quando dice "È quattro giorni che ti amo,
    ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
    E non hai capito ancora come mai,
    mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
    Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.

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  25. L'uomo che cammina sui pezzi di vetro
    dicono ha due anime e un sesso di ramo duro in cuore
    e una luna e dei fuochi alle spalle mentre balla e balla,
    sotto l'angolo retto di una stella.
    Niente a che vedere col circo,
    nè acrobati nè mangiatori di fuoco,
    piuttosto un santo a piedi nudi,
    quando vedi che non si taglia, già lo sai.
    Ti potresti innamorare di lui,
    forse sei già innamorata di lui,
    cosa importa se ha vent'anni
    e nelle pieghe della mano,
    una linea che gira e lui risponde serio
    "è mia"; sottindente la vita.
    E la fine del discorso la conosci già,
    era acqua corrente un pò di tempo fà che ora si è fermata qua.
    Non conosce paura l'uomo che salta
    e vince sui vetri e spezza bottiglie e ride e sorride,
    perchè ferirsi non è impossibile,
    morire meno che mai e poi mai.

    Insieme visitata è la notte che dicono ha due anime
    e un letto e un tetto di capanna utile e dolce
    come ombrello teso tra la terra e il cielo.
    Lui ti offre la sua ultima carta,
    il suo ultimo prezioso tentativo di stupire,
    quando dice "È quattro giorni che ti amo,
    ti prego, non andare via, non lasciarmi ferito".
    E non hai capito ancora come mai,
    mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai.
    Però stai bene dove stai. Però stai bene dove stai.

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  26. chiunque tu sia, grazie.
    è una delle mie canzoni preferite.

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  27. perchè racconta di un amore semplice.

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    1. Gli amori nascono sempre semplici, poi il tempo li complica.

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  28. lo rimangono solo se finiscono.

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  29. Risposte
    1. i più fortunati lo rimangono
      i più fortunati non finiscono

      l'amore non è fortuna, è perseveranza, convinzione, ed assenza di bisogno.

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