lunedì 7 novembre 2011

puro lino. tempo di lettura previsto 1’42”


Ciao, oggi vi presento Pasquale detto Lino.
Che è l’istruttore della mia palestra.
Sì, io vado in palestra. Non si vede, eh? Lo so, vabbè ma tanto io mica sono una di quelle che si ammazzano di cardio, crunch e glutei per essere più tosta, lo faccio perché tengo una protrusione discale io, quindi.
Insomma Pasquale detto Lino – a cui ho timidamente suggerito che chiamarsi Paco fa più figo, ma lui niente- è esattamente come ve lo immaginate: imbarazzante.
Diciannove anni
Biondissimo -temo si faccia pure le meches
Occhio spermatico
Tronco ovviamente ipertrofico
Sottile come un giunco dall’ombelico a scendere
Niente tatuaggi, almeno che io sia riuscita ad adocchiare, ma un orecchino logato Fendi, enorme, verosimilmente made in Corea, visto che l’azienda quell’articolo non lo produce.
La cosa che Pasquale detto Lino ama fare durante la mia ora di allenamento è intrattenermi: dice che sono una signora simpatica.
Signora per lui significa ‘donna abbastanza adulta quasi vecchia’
Stabbene.
Ci ho messo una settimana per farlo passare dal nostalgico Voi fascista a un più colloquiale Tu, ma forse era meglio che mantenevo le distanze.
Da quando ha capito che non sono esattamente una mummia, ma che tipo anche io faccio cose, vedo gente, Pasquale detto Lino mi ha detto che devo andare assolutamente a ballare alla Bavarese perché ‘si parea e c’è bella gente’ –tipo lui, diciamo- e che se voglio posso andarci assieme alla sua comitiva (giuro, non sentivo la parola ‘comitiva’ da almeno sedici anni).
L’ha fatto accarezzandosi col pollice destro un labbro inferiore molto tumido e molto rigonfio, tipo come se stava in una pubblicità di una mutanda qualsiasi D&G.
Ma che schifo.
“Ah, ehm, sei carino a chiedermelo, poi vediamo, dai”
“Uh, quindi non vuoi venire? Dai, ci si diverte, è tranquillo, eh. Ti vengo a prendere e ti accompagno”
“Ci penso, magari ti faccio sapere” .
Niente.
Ed è allora che Pasquale detto Lino ferito nell’onore,  rilancia la posta: 
“Tanto tu le canzoni di Nek non le puoi capire, hanno un messaggio molto profondo”
Cioè, ha detto ‘le canzoni di Nek’, e le sue parole mi feriscono come dardi infuocati.
Però a pensarci bene, forse Pasqualino tiene ragione:

21 commenti:

  1. come dimenticare l'immortale "cuori in tempesta" ? come prescindere dall'incipit "se una regola c'è non chiederla a me" ?

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  2. c'ho la voglia di maternità: mi identifico di più in "lui vive in te, si muove in te con mani cucciole"

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  3. attenzione alla sottile linea che separa le milf dalle coguar......!!!!

    CB

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  4. ...i no che fanno crescere (anche sul miglioramento della sensibilità musicale pare possano produrre significativi risultati)

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  5. mi sono sempre piaciute....eppoi viva l'autarchia

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  6. Ti ha detto bene... Lo facevo più teckno-neomelotico!!! ;)

    (Il solito Acronimo Ignoto! ;) )

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  7. E si direbbe che il passaggio dal "Voi" - che è fascista ma prima di essere tale è anche napoletano - al "tu", per alcuni conta ancora qualcosa. Signora = donna abbastanza adulta quasi vecchia - dice lui. Forse. Ma forse dicendolo intende altro dall'anagrafe, forse intende signora, come donna appartenente ad un ceto/contesto sociale differente, colta e tendente all'autonomia, anche mentale. Quanto alle canzoni di Nek, che l'aerobico pasquale in oggetto rivendica come partimonio culturale e d'appartenenza, debbo confessare una debbolezza personale: Laura non c'è è un buon pezzo. L'arrangiamento melodico, nient'affatto disprezzabile, mi fa amare questa ballata del maschietto milanese in crisi, in cui la chiusura di rima che fa tanto dialettale lumbard, "ci sei te" al posto di "ci sei tu", convive felicemente con passagi più impegnativi, direi filosofici e forse anche neostilnovistici, come "non vorrei che tu fossi un'emergenza/ma tra bene ed amore c'è/
    solo Laura e la mia coscienza".
    Alla fine concludi, giustamente con un che schifo. Ma c'è di peggio:

    per esempio io con le stesse mutande D&G. A proprosito, quando me le regali?

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  8. l'aerobico pasquale.
    non ce la faccio. credo che muoro.

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  9. Uààà la Bavarese! Chiedi a Pasquale detto Lino se fanno ancora la serata salsera?

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  10. dice che fanno il ragù.
    va bene lo stesso?

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  11. ma dove le trovi ste battute? su iaù ansuer?

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  12. su iaù si trovano solo le risposte ai fatti delle canzoni.
    (che voi non sapete)

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  13. alla fine lino ha potuto più della gatta (come gradimento di pubblico)

    cb

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